MUOS LO STANNO INSTALLANDO IN SICILIA!!!! LA NOSTRA TERRA!!!!

MUOS COSA E' E COSA PUO' PROVOCARE
(http://www.nomuosniscemi.it/#!/pageDoc)

COSA E' IL MUOS

Di Giuseppe Croce



Dietro la sigla MUOS (Mobile User Objective System) si cela soprattutto un’esigenza del

Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America: ottimizzare le comunicazioni e, allo stesso

tempo, risparmiare. Il MUOS non è altro che un sistema di comunicazione tra le truppe americane

sparse sui vari fronti internazionali e il comando centrale del Pentagono. La comunicazione tra i

soldati sul campo di battaglia, i loro comandanti sul posto e lo Stato Maggiore centrale non è

assolutamente cosa semplice e richiede tecnologia sempre più aggiornata e capillare. Per questo è

stato ideato il MUOS, nell’ormai lontano 1999, e poi progettato nel 2004. ....(http://www.nomuosniscemi.it/file/ultimi/Croce%20-%20cos'è%20il%20Muos.pdf)
 
 

COSA PUO' PROVOCARE

Tumori e Leucemie infantili .... Leggi l'articolo (http://www.nomuosniscemi.it/file/ultimi/Nobile%20-%20rischio%20elettromagnetismo.pdf)

CONVEGNO RIFIUTI ZERO
curato dall'Associazione Rifiuti Zero Catania
VENERDI' - 28 MAGGIO 2010
ACIREALE
Antisala Consiliare del Palazzo di Città
ORE 16.00
Elettrosmog

Danni sulla salute umana

In questo sito potrete trovare alcune notizie riguardanti i danni che l'elettrosmog può provocare alla salute umana: elettrosmog
... e un elenco della strumentazione per misurare l'elettrosmog: strumentazione
... e i danni che le onde a bassa frequenza possono provocare ai bambini: Per l’esposizione alle basse frequenze...

In fondo alla pagina in questo link si trova la normativa sulle distanze di sicurezza dagli elettrodi: Normativa
Tasso di occupazione in Italia

Disoccupazione in calo in Italia, con un tasso che nel 2007 si è portato al 6,1 per cento (nel 2006 fu del 6,8), il livello più basso dal 1993. Resta forte il gap territoriale: al Sud la disoccupazione è ancora all'11,8 per cento (-0,3), mentre al Nord si attesta al 3,8. Preoccupa la forte crescita nel tasso di inattività (cioè di coloro che non cercano impiego), che in alcune zone del Mezzogiorno è del 50 per cento. A renderlo noto è l'Istat, che diffonde i dati completi della rilevazione sulle forze di lavoro nel 2007. L'analisi è divisa in tre capitoli. Li vediamo nel dettaglio.
Tasso di occupazione.
È il rapporto tra gli occupati e la popolazione tra i 15 anni e i 64 anni. Nel 2007 registra una lieve crescita, attestandosi al 58,7 per cento (+0,3 rispetto al 2006). Per quel che riguarda i territori, si registra qualche marginale modifica solo al Centro e al Nord, mentre i dati rimangono invariati per il Mezzogiorno. Nel dettaglio, Emilia-Romagna (70,3 per cento), Valle d’Aosta (68,1) e Trentino-Alto Adige (68) sono in cima alla classifica, sia per occupazione totale sia per attività femminile. I dati peggiori riguardano Campania (43,7 per cento), Sicilia (44,6) e Calabria (44,9). In tutte le regioni meridionali, poi, i tassi di occupazione della componente femminile risultano modesti e comunque inferiori alla media nazionale. In Campania, Sicilia, Puglia e Calabria la quota di donne tra i 15 e i 64 anni occupate è circa la metà di quella dell’Emilia-Romagna. Nel Mezzogiorno, solo l’Abruzzo, con il 71,4 per cento, manifesta un tasso di occupazione maschile superiore alla media (pari al 70,7 per cento). In Calabria, Campania e Sicilia sono occupati circa sei ogni dieci uomini tra i 15 e i 64 anni; in Emilia Romagna e Trentino-Alto Adige poco meno di otto.
Tasso di disoccupazione.
È il rapporto tra le persone in cerca di occupazione e la forza lavoro. Nella media del 2007 tale valore si posiziona al 6,1 per cento, 7 decimi di punto in meno in confronto al 2006. Nello stesso periodo, ricorda l'Istat, la media nell’Unione europea è risultata del 7,1 per cento. Le regioni con il tasso di disoccupazione più alto sono Sicilia (13,0 per cento), Campania, Puglia e Calabria (11,2 per cento); il tasso più basso si rileva in Trentino-Alto Adige (2,7 per cento), Emilia-Romagna (2,9 per cento) e Valle d’Aosta (3,2 per cento). Al calo di questo valore, precisano i ricercatori, non corrisponde una riduzione dei divari territoriali, che permangono molto ampi: in Sicilia, ad esempio, l’indicatore è quasi cinque volte più elevato che in Trentino Alto Adige. Rispetto al 2006, la graduatoria regionale resta invariata. Nella disaggregazione per genere, il primato negativo è della Sicilia, sia per la componente maschile sia per quella femminile.
Tasso di inattività.
È la percentuale di popolazione che, pure in età da lavoro, è fuori dal mercato (per scelta o per mancanza di possibilità). Nel 2007 si è attestata al 37,5, due decimi di punto in più rispetto al 2006. Le regioni con il tasso più alto sono quelle meridionali, in cui alla discesa della disoccupazione si associa un aumento delle cosiddette "non forze di lavoro". In particolare, in Campania, Calabria e Sicilia sono inattive quasi cinque persone in età lavorativa su dieci. Le regioni in cui si registrano tassi d'inattività più bassi sono Emilia Romagna, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige. Rispetto al 2006, l’aumento di inattività riguarda soprattutto la Calabria e, in misura inferiore, Campania e Basilicata. L'inattività femminile è particolarmente elevata nel Mezzogiorno, dove è sempre superiore al 50 per cento, con il picco del 67,3 in Campania, e risulta in crescita. Anche per gli uomini i tassi di inattività delle regioni meridionali sono superiori al dato medio nazionale.
(tratto da
www.rassegna.it)
PROGRAMMA LISTA CIVICA
AMICI DI BEPPE GRILLO INSIEME ALLA SOCIETA' CIVILE
GRAZIA GIURATO SINDACO
Elezioni comunali 15/16 Giugno 2008

LEGALITA’ - Trasparenza e rispetto della legalità nella vita politica e sociale quanto nell’amministrazione pubblica della città.

TRASPORTI - Migliorare la viabilità e incentivare il sistema di trasporto rendendolo efficiente ed economicamente sostenibile per le più basse fasce di reddito.

RIFIUTI - Raccolta differenziata porta a porta per diminuire drasticamente i rifiuti che diventano materia prima per industrie, fabbriche, piccoli laboratori.

ENERGIA – Dotare le strutture pubbliche di pannelli fotovoltaici e incentivarne l’acquisto anche nelle abitazioni private.

ACQUA - No alla privatizzazione, l’acqua è un bene comune ed indispensabile.

CONNETTIVITA’ - Radicale abbattimento dei costi per la fruizione di internet, anche per la telefonia mobile, tramite la nuova tecnologia WiMAX.
LAVORO - Stabilizzazione lavorativa dei lavoratori precari, sicurezza nei luoghi di lavoro, attivazione di politiche per contrastare il fenomeno della disoccupazione.